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Le domande più frequenti dei clienti

Fai consulenze gratuite?

No, il mio lavoro è come un altro. Il colloquio, nemmeno il primo, non deve essere gratuito, né costare meno rispetto ai colloqui successivi. Pagare una qualsiasi prestazione, dall'idraulico al medico, ci mette sullo stesso piano, sancisce un rapporto paritetico, dove io do a te e tu dai a me. Offrendoti il colloquio gratuito non ti darei potere, perché la mia non sarà una prestazione professionale, ma di accudimento. Infine, pagandomi, si innescano in te delle condizioni per un cambiamento più veloce. Tuttavia, nei percorsi di gruppo, ci sono delle promozioni se ci si iscrive entro un certo limite di tempo.
Inoltre, la consulenza psicologica, essendo una prestazione sanitaria, è una spesa detraibile.

Cosa posso fare se non sono soddisfatto?

Ne puoi parlare con me durante i colloqui. Insieme capiremo cosa non ti soddisfa. Come previsto dall'art. 27 del Codice Deontologico degli Psicologi, in qualsiasi momento è possibile interrompere il rapporto comunicandomi la volontà di interruzione. Inoltre, anche io posso valutare ed eventualmente proporre l’interruzione del rapporto quando noto che non vi sia alcun beneficio dall’intervento e non è ragionevolmente prevedibile che ve ne saranno dal proseguimento dello stesso. Se richiesto, posso fornire le informazioni necessarie a ricercare altri e più adatti interventi presso atri miei colleghi. In ogni caso, il compenso non può essere condizionato all’esito o ai risultati dell’intervento professionale.

Mi vergogno di dire certe cose allo psicologo

Lo psicologo non giudica i tuoi pensieri o i tuoi comportamenti. Ti ascolta e ti restituisce una visione oggettiva, non ti dà consigli, ma strumenti per conoscerti meglio. Inoltre, come previsto nell'art, 4 del Codice Deontologico degli Psicologi, nell’esercizio della professione, lo psicologo rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza, all’autodeterminazione e dall’autonomia di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni; ne rispetta opinioni e credenze, astenendosi dall’imporre il suo sistema di valori; non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità. Infine, il GDPR e il D.Lgs. 101/2018 prevedono e rafforzano la protezione e il trattamento dei dati personali alla luce dei principi di correttezza, liceità, trasparenza, tutela della riservatezza e dei diritti del cliente in merito ai propri dati.

Che differenza c'è tra psicologo e psicoterapeuta?

La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.
Per esercitare la professione di psicologo è necessario aver conseguito l'abilitazione in psicologia mediante l'esame di Stato ed essere iscritto nell'apposito albo professionale. Sono ammessi all'esame di Stato i laureati in psicologia che siano in possesso di adeguata documentazione attestante l'effettuazione di un tirocinio pratico secondo modalità stabilite con decreto del Ministro della Pubblica Istruzione, da emanarsi tassativamente entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge.

L'esercizio dell'attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia.

Perché dovrei scegliere il percorso online?

Nella vita di ciascuno di noi arriva un momento in cui è necessario fermarsi e riflettere. Dunque perché non adoperare in maniera ottimale il tempo che abbiamo a disposizione? Chissà quante volte avrai cercato su internet il nome di un professionista e chissà quante altre avrai rimandato al “momento giusto”. Usufruire dei servizi online può aumentare l’accessibilità all’assistenza psicologica perché favorisce le persone con mobilità limitata, restrizioni temporali di vario genere, come chi vive in luoghi difficilmente raggiungibili, più isolati e/o in cui vi è una ristretta scelta di servizi; chi per lavoro ha una limitata disponibilità oraria oppure è costretto a viaggiare e a trasferirsi in paesi dove non consulterà un professionista della salute mentale a causa di barriere linguistiche; chi è fisicamente disabile e gli stessi caregiver.

Contatti: FAQ
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